Nel 1975, Alfred Pischinger, professore di Istologia all’Università di Vienna, definisce il concetto di matrice interstiziale o mesenchima come uno spazio extracellulare costituito da tessuto connettivo, vasi, nervi, collagene, una struttura anatomico-funzionale, sede di scambi e di regolazione neurovegetativa, metabolica e immunitaria. L’organismo umano produce continuamente tossine che provengono principalmente dal metabolismo cellulare (tossine endogene) ma anche dall’esterno, ad esempio virus, batteri, farmaci, metalli pesanti, varie sostanze chimiche, ecc. (tossine esogene). Le tossine, convogliate nel sistema matrice, vengono rimosse dai tessuti di deposito ed eliminate attraverso gli organi emuntori primari (rene, fegato e cistifellea) ed accessori (intestino, apparato respiratorio, cute).
L’attività fisiologica dell’organismo consente un equilibrato processo di eliminazione delle tossine e dei prodotti di rifiuto garantendo benessere e salute.
Un sovraccarico dell’introduzione di prodotti, fonti di scorie e tossine, una ridotta capacità catabolica o un difetto del funzionamento dei sistemi depuratavi comportano un sovraccarico patologico e la possibile insorgenza di veri e propri stati patologici.
Per questo, prima di dare un piano alimentare, è necessario valutare lo stato nutrizionale del paziente, attraverso vari strumenti (BIA, analisi cliniche, anamnesi) ed eventualmente, cominciare il percorso di educazione nutrizionale con la disintossicazione del sistema matrice e organi emuntori.
Ciò ci permetterà di agire sulla prevenzione e quindi sulla tutela del benessere psico-fisico della persona.
Al riequilibrio di tali condizioni possono venire in supporto presidi nutrizionali di vario tipo e regole igienico-comportamentali come la riduzione dell’introduzione di alimenti non idonei, la giusta valutazione delle ottimali combinazioni alimentari o l’introduzione di veri e propri integratori nutrizionali.
Caterina Origlia, Medico Specialista in medicina Interna, Esperta di Nutrizione Olistica