“Negli anni ’20 del XX secolo, nel tentativo di trovare terapie dietetiche idonee a migliorare il controllo dell’epilessia, iniziarono le prime osservazioni sul ruolo di un digiuno ciclico protratto per alcune settimane basato sulla restrizione calorica (prevalentemente glucidica) e sull’induzione dell’utilizzo dei corpi chetonici come prevalente fonte energetica. (Tratto da La dieta chetogenica, AAVV, Rivista semestrale ADI, Numero 2 • Volume 6 • Dicembre 2014).
Le diete fortemente ridotte in calorie (VLCDs) continuano a rappresentare un ambito di grande interesse metabolico e di potenziale utilizzo clinico. Le modalità di implementazione della dieta chetogenica sono state perfezionate ed il suo utilizzo si è diffuso a livello mondiale ed è stato oggetto di studi sperimentali e trials clinici.
L’approfondimento delle basi biochimiche e dei meccanismi di regolazione ha messo in luce la potenziale applicazione della dieta chetogenica in diverse altre patologie neurologiche e nei tumori. Oggi, c’è grande interesse circa l’utilizzo della dieta chetogenica ipocalorica in casi selezionati di obesità grave, proposta inizialmente negli anni ’60.
Il numero massimo di partecipanti è di 50 iscritti
Le iscrizioni con ECM, sono aperte fino al 19 Febbraio 2018.
Le iscrizioni senza ECM, sono aperte fino al 1 Marzo 2018.
CINCIONE RAFFAELE IVAN
Medico-chirurgo, Specialista in Endocrinologia e Malattie Metaboliche,
Ricercatore Universitario, Dipartimenti di Medicina Clinica e Sperimentale,
UniversitĂ di Foggia
ZAGARIA TITTI
Dietista, Laure a Specialistica in Nutrizione Umana, Andria
MARIA VITA LASARACINA
Psicologa, Psicoterapeuta, Specializzata in Analisi Bioenergetica, Bari